Modulo costituzionalistico:
La costituzione mista medievale; J. Bodin: la sovranità; il giusnaturalismo; ; le rivoluzioni del Settecento; il costituzionalismo liberale e il costituzionalismo del Novecento.
Modulo codicistico:
la codificazione del 1800: il codice Napoleone e il codice civile italiano; la scienza giuridica nel XIX e nel XX secolo tra Francia, Italia e Germania; i codici del Novecento; il secondo dopoguerra e la decodificazione.
Per gli studenti frequentanti:
l'esame verrà preparato sugli appunti delle lezioni e sul materiale fornito dalla docente a lezione;
Per gli studenti non frequentanti:
- M. Fioravanti, Appunti di storia delle costituzioni moderne . I. Le libertà fondamentali, Torino, Giappichelli, 2014;
- G. Cazzetta, Codice civile e identità giuridica nazionale, Torino, Giappichelli, 2018, pp. 1-70 e pp. 121-167.
Obiettivi Formativi
Il corso mira a rendere lo studente consapevole della necessaria storicità del diritto, del fatto, cioè, che il diritto costituisce una dimensione essenziale per definire il volto delle diverse esperienze storiche, e che, come tale, è sottoposto a un incessante moto evolutivo di cui il presente non rappresenta che l'ultimo capitolo.
Trattandosi di un corso del primo semestre del primo anno, la docente presta particolare attenzione a introdurre gradualmente gli studenti all'utilizzazione di un linguaggio tecnico adeguato, in modo da condurli a padroneggiare una sorta di glossario dei principali concetti e nozioni del diritto pubblico che privato.
Mira inoltre a rendere lo studente che si avvia allo studio del diritto consapevole della relazione intercorrente tra lato privatistico e pubblicistico del diritto e dei legami che stringono, nelle diverse epoche, concezioni del codice e della costituzione.
Conoscenze
tratti distintivi dell'esperienza giuridica medievale, moderna e contemporanea.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare concetti giuridici e dati normativi;
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico e di utilizzare correttamente il linguaggio tecnico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità dell’attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l’elemento storico come parte integrante della genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all’effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità (temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici
Prerequisiti
Gli studenti che intendono sostenere l’esame con il programma da frequentanti dovranno iscriversi in un’apposita
lista entro il termine che verrà comunicato dal docente all’inizio del corso.
Non sono previste propedeuticità
Metodi Didattici
Il corso, che si articola su 48 ore di didattica, viene organizzato dalla docente in modo da favorire l'interazione costante con gli studenti; in particolare, trattandosi di studenti che iniziano il loro percorso universitario, la docente organizza, nella seconda metà dell'insegnamento, delle simulazioni di interrogazione, durante le quali gli studenti, su base volontaria, sono invitati a rispondere e a verificare il livello della loro preparazione e la qualità del linguaggio e della concettualizzazione giuridica.
Ove vi sia interesse e le risorse lo permettano, la docente propone agli studenti la visita di luoghi legati al percorso di insegnamento (negli anni scorsi si è visitata la Corte Costituzionale o il campo di concentramento di Fossoli).
Altre Informazioni
Prova finale
Lo studente dovrà concordare con il docente un piano di studio che indichi, in modo finalizzato alla individuazione del tema della prova finale, gli insegnamenti a crediti liberi e le altre attività formative.
Modalità di verifica apprendimento
L'esame si svolge in forma orale; si articola in tre/quattro domande attraverso le quali la docente mira a verificare la preparazione dello studente; la prima domanda, solitamente, verte su un argomento più generale ed è volta a sondare la capacità dello studente di inquadramento storico dei fenomeni e di adeguata concettualizzazione; le domande successive attengono, solitamente, ad aspetti più dettagliati e mirano a verificare la capacità dello studente di connettere conoscenze di carattere generale a informazioni più circoscritte.
Lo studente conseguirà una valutazione ottima (27-30) se in grado di restituire in maniera estesa, corretta e appropriata i temi oggetto delle domande; una valutazione mediana (22-27) se presenta alcune lacune nell'acquisizione degli argomenti e nella esposizione degli stessi. Conseguirà una valutazione sufficiente o appena più che sufficiente (18-21) in caso di incertezze e lacune diffuse. La valutazione sarà invece insufficiente nel caso di estese lacune, di errori di ragionamento e di linguaggio inadeguato.
Programma del corso
Il corso si propone di fornire un quadro generale della storia del diritto moderno con particolare attenzione ai percorsi distinti ma intrecciati tra il costituzionalismo e il fenomeno della codificazione nell’età moderna e contemporanea. Esso si articolerà quindi in due moduli: uno di natura costituzionalistica e uno di natura codicistica.
Modulo costituzionalistico: dalle carte settecentesche al costituzionalismo del 1900.
Modulo codicistico: codici del 1800 (codice civile francese, italiano) e codici del 1900.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile